Gran Caffè Gambrinus – Napoli.
Inaugurato ufficialmente il 3 novembre 1890, diventa da subito il cuore della vita mondana, culturale e letteraria della città. Le sale iniziano ad essere indicate per l’argomento degli incontri e dei simposi che vi si tengono: la sala politica, la sala della vita, la sala rotonda. Sbocciato a tutti gli effetti nel periodo della Belle Epoqué diviene il centro propulsore della cultura e dell’arte della città; tra gli ospiti più illustri l’imperatrice d’Austria Sissi, che degustò un ottimo gelato alla violetta, Gabriele D’Annunzio che scrisse al Gambrinus i versi della celebre canzone “A’vucchella”, Matilde Serao che fondò il quotidiano “Il Mattino” seduta proprio ai tavolini del caffè, Benedetto Croce che fece di Napoli la sua seconda città, lo scrittore irlandese Oscar Wilde che si recò nella città partenopea dopo i giorni di prigionia, Ernest Hemingway, il filosofo francese Jean-Paul Sartre che scrisse pensieri su Napoli ai tavolini del Gambrinus “davanti a una granita che guardavo malinconicamente mentre si scioglieva nella sua coppa di smalto” e tantissimi altri. Dopo un periodo di forte oblio e decadenza, negli anni 70 dello scorso secolo, Napoli si riappropria della sua storia. Riportato ai suoi antichi fasti, torna ad essere il cuore pulsante e il salotto elegante della città. Oggi, il lavoro di valorizzazione iniziato da Michele Sergio è portato avanti dai figli Arturo e Antonio Sergio che fanno ancora grande l’unico storico caffè letterario della città di Napoli.
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Caffè Tettamanzi – Nuoro.
Chiamato anticamente Bar Majore, veniva frequentato quotidianamente da Sebastiano Satta e dagli altri intellettuali dell’Atene Sarda. All’interno il soffitto è impreziosito dagli stucchi originali opera di Tettamanzi, fondatore del locale; ebanista piemontese, venne a Nuoro per lavorare al coro ligneo dell’erigenda cattedrale. Le pareti del locale conservano ancora alcuni specchi d’epoca. L’interno di questo caffè storico ricorda quello descritto da Salvatore Satta nel suo romanzo Il giorno del giudizio: «Il Corso si stendeva dalla piazza di San Giovanni, al Ponte di Ferro si affacciavano le case di pretesa, quella di Tettamanzi, altro continentale, ma di cui non si serbava ricordo che nel nome del caffè, al piano terreno. Era un caffè grazioso, con piccole salette orlate di divani rossi, come, salvando il rispetto, i caffè di Venezia». Il Caffè Tettamanzi si trova al piano terra, di un grande edificio che si affaccia sul Corso Garibaldi, nel centro di Nuoro e costituiva il luogo di ritrovo dei nuoresi del primo novecento. Ancora oggi è punto di ritrovo di nuoresi e turisti. Al giorno d’oggi nel bar vengono allestite anche delle mostre fotografiche e/o artistiche.
Gran Caffè Renzelli – Cosenza.
Nel quartiere antico di Cosenza, che si estende tra la chiesa di San Francesco d’Assisi e corso Telesio, dopo una bella passeggiata per le viuzze pittoresche della parte più alta e arcaica si incontra sulla piazza Parrasio l’ingresso d’antan e austero del Gran Caffè Renzelli. Laboratorio di autentiche delizie e centro culturale al pari del vicino teatro Rendano e dell’Accademia Cosentina questo caffè storico è gestito ancora oggi dalla stessa famiglia da più di duecento anni -nasce nel 1803- e, così come l’architettura della città, i suoi prodotti mostrano una chiara influenza napoletana e catalana insieme. Fu proprio un partenopeo, Raffaele Ferrari, trisavolo dell’attuale proprietario, che agli inizi dell’Ottocento portò a Cosenza la tradizione dei pasticciotti di pasta frolla con la crema e l’amarena, i famosi “bucconotti”, ma anche i susamielli e roccocò natalizi, con mandorle e aroma di arancio. Una colazione è obbligata quando si è in città. Origini chiaramente spagnole, invece per il dolce più conosciuto del Renzelli: la varchiglia alla monacale (da varca, barca) pasta frolla dalla forma ovale di piccola imbarcazione, con un ripieno di pasta più morbida al cacao, albume d’uovo e frutta secca, ricoperta di cioccolato fondente, una ricetta del 1300 delle carmelitane scalze.
Caffè Stoppani – Bari.
Fondato da pasticceri svizzeri provenienti dai Grigioni, oggi alla quinta generazione, questo caffè, in via Roberto da Bari, è tra i più antichi e rinomati dell’intera Puglia, e la sua storia corre parallela a quella della città. Proprio qui si preparò il plebiscito barese che, dopo l’impresa di Garibaldi del 1860, decretò l’annessione della città al Regno d’Italia. Illustri ospiti furono il kaiser Guglielmo II, Vittorio Emanuele III con la regina Elena, Italo Balbo, il generale Badoglio, Umberto Nobile, il primo presidente della Repubblica italiana De Nicola, il filosofo Benedetto Croce. Trasferito dalla sede originale di Corso Vittorio, ha conservato la sua grande tradizione culturale. Alla metà dell’800 arrivano in Italia molti stranieri per impiantare le loro industrie: Lindemann con le loro acciaierie, Pierre Etienne Toussaint Ravanas di Aix-en-Provence che innovò la coltivazione dell’olivo in Puglia, e nel 1858 da Sent, un piccolo paese dell’Engadina, i pasticcieri esperti nella lavorazione del cioccolato Giacomo Stoppani, suo genero Fausto Poult e i fratelli Giacomo e Gaspare Lenzi. Stoppani negli anni è stato soprattutto ritrovo dei buongustai, tra sorbetti, granite di caffè e di limone, cioccolata calda, cassate, spumoni, torte e meringhe. Chiuso qualche mese fa per problemi di natura economica, ci auguriamo possa tornare presto al suo antico splendore!
Antico Caffè Spinnato – Palermo. Questo caffè storico è situato a pochi passi dai due più importanti teatri della città, il Massimo e il Politeama, nel centro della Palermo dell’ottocento. Nato nel 1860 viene considerato da sempre il salotto della città, gestito dalla famiglia Spinnato. Posto ideale per colazione, pranzo, cena o per un drink in compagnia. La pasticceria caffetteria vive tutto il giorno trasformandosi a seconda dei desiderata dei clienti: dalla colazione con la piccola pasticceria siciliana, brioche, cannoli, cassate e tanto altro; al pranzo e a cena scon le ricette tradizionali come gli spiedini di pesce spada, la pasta alla Norma e gli involtini di melanzane; a tutte le ore, invece, è possibile assaggiare le arancine al ragù e al burro vera prelibatezza di questo locale. Di recente è stato aperto un angolo coffee shop con cioccolateria, “Coffee and Chocolate”, proprio di fronte dove è possibile acquistare diversi tipi di cacao da tutto il mondo e ottime miscele di caffè.
Vi invitiamo ad andare a visitare questi luoghi culto della caffetteria italiana.
Trovate informazioni nei link.
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