Immaginiamo oggi la figura del Maggiordomo come il Direttore di un’Orchestra,in cerca dell’armonia giusta che sa dirigere e dare i tempi adatti a più voci e strumenti. Dimenticate i personaggi della finzione cinematografica che tratteggiano i maggiordomi come bonari signori di mezza età che si occupano unicamente di badare con discrezione alle faccende domestiche. Oggi il “maestro di casa” si è trasformato in un vero assistente personale, con competenze manageriali e conoscenza delle lingue stranieri. Una professione adatta a chi ha un percorso formativo avanzato.
Identikit del maggiordomoIl maggiordomo è una professionalità sempre più richiesta in case di lusso e grandi hotel e che non risente della crisi. Ma cosa fa esattamente? Non esiste una risposta univoca perché le mansioni sono legate al posto in cui esercita l’attività. Se si tratta di un albergo di lusso, opera come assistente personale e familiare di chi alloggia nelle suite: si occupa di garantire il massimo benessere degli ospiti, suggerire le visite nel territorio circostante, intervenire per soddisfare le richieste relative a un ristorante in cui cenare o alla gita in mongolfiera da prenotare. In questi casi è fondamentale che abbia una buona rete di contatti e un’agenda sempre aggiornata in modo da proporre le soluzioni più esclusive a una clientela solitamente esigente.
Diverso è il caso del “personal butler” ovvero il maggiordomo di casa, che è il punto di riferimento all’interno della vita quotidiana della famiglia ma il “butler”, uomo o donna, è anche un prezioso pianificatore di eventi e si occupa di prenotare i migliori ristoranti, di organizzare una serata importante oppure di acquistare i biglietti per evitare lunghe ore di attesa in musei e gallerie d’arte. Consulente per lo shopping esclusivo o per la ricerca di regali unici, per chi è troppo occupato o per chi ha poco tempo da dedicarsi. E’ sempre il maggiordomo che si occupa degli animali domestici e che se ne prende cura, in ogni dettaglio.
L’evoluzione di questa figura ne ha fatto anche un cosmopolita, eclettico ed estremamente versatile nello svolgere diversi compiti. Rimangono inalterati i valori di base che hanno sempre contraddistinto questo lavoro quali la fedeltà, la riservatezza e la massima disponibilità. Un tratto comune alle varie declinazione del mestiere è la grande flessibilità: spesso viene richiesto di essere disponibili anche oltre le ore canoniche di lavoro. Così come l’eleganza, che caratterizza la divisa da lavoro, ma anche i modi di rapportarsi al cliente. Il background richiesto per svolgere questa professione comprende il diploma, possibilmente a indirizzo classico o alberghiero, e, preferibilmente, una laurea in Lingue, Giurisprudenza o Economia, seguita da un corso di specializzazione ad hoc. L’aggiornamento professionale continuo resta comunque un aspetto caratterizzante il mestiere del maggiordomo per tutto l’arco della sua carriera lavorativa. Le differenti mansioni da svolgere rendono difficile la definizione della tipologia contrattuale prevalente. Chi lavora in maniera continuativa al servizio di una famiglia o di una struttura alberghiera viene assunto e il suo stipendio si aggira tra i 1.200 e i 2.800mila euro netti al mese. Molti, invece, operano come free-lance: hanno la partita iva e un giro di contatti che porta a frequenti chiamate da parte di clienti di diversa estrazione sociale e appartenenti a varie fasce di reddito. Un primo passo verso questo mestiere potrebbe essere il Master in Hospitality management, organizzato dalla Luiss Business School a Roma con l’intento di formare manager del turismo e dell’ospitalità, con competenze economiche, gestionali e organizzative in grado di inserirsi a livello dirigenziale o di responsabilità in catene alberghiere, centri congressi, aziende di sevizi turistici, tour operator, network di agenzie. Il corso è aperto a giovani laureati in qualunque disciplina universitaria o laureandi, che abbiano terminato gli esami e siano in attesa di discutere la tesi, con una buona conoscenza della lingua inglese.
Asciutto, amaricante, erbaceo.
L'origine della coppetta è naturalmente incerto. Proprio come ogni bella storia del mondo dei cocktail.