Mesi complicati per i cocktail bar, forse ancora di più che per i ristoranti. Un pranzo lungo, lunghissimo ci può stare in attesa delle riaperture serali. Bere un Negroni a mezzogiorno non è proibito, però insomma...Sin quando non finirà il coprifuoco dalle 18 per gli appassionati del pre-dinner e post-dinner non ci sono soluzioni particolarmente piacevoli. Eppure la mixology tiene comunque banco: tra asporto, l'emergente ready to drink e le 'finestre' che ci sono state concesse anche nell'anno della pandemia, la passione per il bere bene non si è spenta, anzi. Così Drinks International - la Bibbia del settore - ha pubblicato il The World's Best-Selling Classic Cocktails 2021 che consente di capire dove sta andando la mixology internazionale. Perchè è il migliore report in assoluto, stilato grazie alle interviste ai bartender dei 100 migliori bar del pianeta su quanto accaduto al loro bancone nello scorso anno e quanto pensano che accadrà nei mesi a venire.
Quali sono i cocktail più amati? Grandi conferme, con l'Old Fashioned sempre in cima alla piramide - ma con un primo calo dopo anni di predominio assoluto - e l'italianissimo Negroni che punta al primato (e noi lo tifiamo, ovviamente). Ma anche l'ingresso di ricette non conosciutissime alla massa, ma che fanno parte della grande storia della mixology. Citiamo Dark ’n’ Stormy, Corpse Reviver, Clover Club e molti altri a segnare l'avanzamento in un settore dove il classico è codificato, studiato e amato, ma non resta fermo ma si rinnova anno dopo anno, grazie anche a un cultura media in continua evoluzione e accrescimento. Ora i primi dieci cocktail della The World's Best-Selling Classic Cocktails 2021.
Un cubetto di zucchero bagnato con tre gocce di bitter Angostura e una piccola soda, schiacciato, mescolato con un grande cubetto di ghiaccio e due once di bourbon: settimo anno di primato per un classico che per i bar manager, comincia a mostrare qualche segno di cedimento.
Il prossimo re, anche se per molti lo è già, 100 anni portati benissimo, l'italianità. Il segreto del successo? La semplicità della ricetta (vermouth, Campari, gin) permette di venderlo da asporto o in formula delivery. Il tutto supportato dalla grande scalata del gin sul mercato dei distillati.
Il drink al rum più venduto nel mondo, nato estivo ma ormai divenuto un 'quattro stagioni'. Facile da preparare a casa. Il cuore della ricetta c'è il rum, rigorosamente bianco a cui va aggiunto succo di limone fresco o lime e zucchero. Il tutto servito ghiacciato.
Talmente mitico da veder girare intorno alla sua nascita decine di leggende. Facile sono in apparenza, interpretato a ogni latitudine. Ghiaccio nel mixing-glass, aggiungere gin e vermouth, e filtrare il tutto nella coppa Martini, praticamente ghiacciata. Intramontabile.
Tequila, lime e triple sec per un cocktail che spopola soprattutto oltreoceano. Quinto in classifica prendendo in considerazione solo questa ricetta classica, senza considerare i numerosissimi twist, come il Tommy's Margarita. In ogni caso, resta sempre il numero uno dei tequila cocktail.
Sorpresa: festeggia nel 2021 solo il decimo compleanno come cocktail ufficiale Iba. Nato come 'risveglio alcolico', ha come protagonista principale il caffè, che va a braccetto con la vodka.
La storia: composto principalmente da whisky americano, limone e zucchero, è stato pubblicato per la prima volta nel libro di Jerry Thomas "How to Mix Drinks or the Bon Vivant's Companion" del 1862. Funziona sempre nei cocktail bar, ma sta soffrendo il calo della passione per il whisky.
Si ignorano le origini precise, ma sicuramente sono nella Grande Mela. La ricetta: cinque parti di rye whiskey, due di vermouth rosso e una goccia di angostura unite nel mixing glass, già riempito con cubetti di ghiaccio. Una mescolata gentile e poi si versa il tutto in una coppetta Martini ghiacciata.
Una delle tante eredità degli anni '20, nel periodo del proibizionismo. La ricetta originale del 1928 prevederebbe una spruzzata di lime in un bicchiere pieno di gin - la scelta migliore è un London Dry -, ma quella più affermata prevede un 50% di distillato e un 50% di un liquore al lime.
Non è un medicinale, ma pare faccia bene all'umore. Uno dei cocktail meno conosciuti della lista, inventato da Sam Ross, co-proprietario dell'Attaboy Bar di New York City: a base di scotch ed è uno dei più 'giovani' nella classifica internazionale. In Italia però è ancora per pochi.
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Asciutto, amaricante, erbaceo.
L'origine della coppetta è naturalmente incerto. Proprio come ogni bella storia del mondo dei cocktail.
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