Cosa farete quando tornerete a viaggiare? Non aspettate un minuto di più e dal divano iniziate a programmare mentalmente i luoghi che vi piacerebbe visitare per la prima volta e quelli che assolutamente non potrete mancare una seconda.
Volando con la fantasia, attraversate il mondo in lungo e in largo. Fermatevi in un elegante e raffinato hotel, entrate nel locale, chiedete il tavolo migliore e ordinare il cocktail che più vi piace. Se poi volete provare a realizzarlo a casa, di seguito trovate tutte le indicazioni dei bartender. Siete pronti per un bar tour virtuale? Fatelo con noi.
Quando torneremo a viaggiare potrete arrivare fino in Marocco. In particolare, vi consigliamo di visitare Marrakech con la sua cittadella medievale fortificata, le sue stradine labirintiche e il susseguirsi di souk. Qui, cercate La Mamounia, un’icona dell’ospitalità marocchina fondata nel 1923 e nel tempo considerata il buen retiro per celebrities in cerca di relax.
Tra i suoi cinque bar, uno più interessante dell’altro, si trova l’Italian Bar La Mamounia che rende omaggio all’Italia dedicando al Bel Paese il cocktail tricolore “Not for everyone”. Come dice il nome questo drink non è per tutti e la preparazione richiede dedizione e pazienza. Ne avete?
Ingredienti:
50 ml gin
50 gr basilico italiano
1 kg fragole
1 kg zucchero di canna
500 ml aceto di vino rosso
50 ml succo di fragola o nettare di fragola di qualità
Un rametto di rosmarino
Preparazione:
Mettere il gin in infusione a freddo con il basilico per 14 giorni. Quasi allo scadere delle settimane preparare lo shrub di fragole mettendole a macerare con lo zucchero di canna per 72 ore.
Mettere il tutto poi a cuocere in una pentola con l’aceto rosso fino a far evaporare i liquidi ottenendone una riduzione. Ora, comporre il cocktail aggiungendo in uno shaker il gin e lo shrub di fragole. Agitare con vigore e versare in un tumbler.
Garnish:
La decorazione sarà essenziale e profumata: un rametto di rosmarino. Stop.
Immerso tra il verde delle montagne, in Trentino Alto-Adige, si trova l’Hotel Terme Merano, unico resort termale della regione. Qui, tra nuotate in piscina e tonificanti trattamenti Spa si può fare un break alcolico al Palm Lounge, il cocktail bar dell’hotel firmato dal celebre architetto Matteo Thun.
Al momento però, in attesa di sorseggiare i drink nella esclusiva Lounge dell’hotel, il mixologist Aaron Stechervi propone una sfida: riuscire a rifare a casa il suo cocktail Rum Caraibico Flip.
Ingredienti:
1 uovo
50 ml rum bianco
10 ml liquore all’arancia
20 ml sciroppo di zucchero
1 fetta di arancia per la decorazione
Preparazione:
Prendere uno shaker e al ghiaccio aggiungere l’uovo, il rum, lo zucchero e il liquore all’arancia. Adesso shakerare energicamente. Riempire abbondantemente con ghiaccio un bicchiere da whisky e versare il drink.
Garnish:
Decorare con una fetta di arancia fresca o essiccata tagliandola di circa 1 centimetro e mettendola in forno per una ventina di minuti.
Quante sono le storie legate intorno alla creazione del Martini Cocktail? Secondo una di queste il drink fu ideato nel 1906 a New York presso l’hotel Knickerbocker da un barman italiano, forse un certo Martini, originario di Arma di Taggia che lo servì a uno dei clienti più illustri dell’hotel, John D. Rockefeller.
Oggi al Charlie Palmer at the Knick, il bar del Knickerbocker in Times Square, l’head bartender Karma Jamyang propone il Knickerbocker Martini, una rivisitazione in chiave contemporanea del re dei cocktail.
Se desiderate provare a rifarlo a casa, leggete qui sotto i consigli del barman.
Ingredienti:
60 ml gin
20 ml dry vermouth
15 ml vermouth dolce
1 dash bitter all’arancia
1 dash bitter al limone
Bucce di limone per guarnire
Preparazione:
Versare nel mixing glass pieno di ghiaccio il gin, un po’ di vermouth secco e altrettanto di quello dolce. Aggiungere qualche goccia di bitter all’arancia e al limone. Ora, mescolare, versare e servire ghiacciatissimo.
Garnish:
Le decorazioni più semplici sono le migliori. Tagliare una strisciolina di buccia di limone e servirla appoggiata al bicchiere.
Quasi 23 ore di volo dividono l’Australia dall’Italia. Ma il viaggio, vi assicuriamo, ne vale la pena. Tralasciando l’originalità architettonica delle più grandi città, è la natura che qui incanta e regna sovrana.
Pensatevi, dunque, seduti su uno degli sgabelli al bancone dello scenografico Walpa Lobby Bar nell’hotel Sails in the Desert situato all’Ayers Rock Resort, il complesso alberghiero adiacente il parco nazionale di Uluru Kata Tjuta, le cui montagne rosse degli Uluru, Patrimonio Unesco, sono tornate ai nativi nel 2019. Descrivere la bellezza di questo luogo è impossibile a parole, solo i sensi possono afferrarla.
Ma immaginatevi in questa atmosfera magica dai tramonti in fiamme, mentre sorseggiare uno dei più famosi cocktail del locale, il Lemon Myrtle Martini che utilizza il lemon myrtle, una sorta di mirto australiano. Ecco, se vi abbiamo incuriositi provate a ricreare questo drink a casa sostituendo l’ingrediente base con il mirto sardo.
Ingredienti:
30 ml liquore di lemon myrtle o mirto sardo
30 ml gin
vermouth dry 30 ml
Preparazione:
In un mixing glass riempito di ghiaccio unire gli ingredienti e mescolare con un barspoon per una decina di secondi. Filtrare la miscela ottenuta, aiutandosi con un semplice colino, e versarla in una coppa.
Garnish:
Decorare con uno zest di limone.
GRAZIE CoqtailMilano
Asciutto, amaricante, erbaceo.
L'origine della coppetta è naturalmente incerto. Proprio come ogni bella storia del mondo dei cocktail.
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