La leggenda del cocktail "Martini"
Cari Amici, è arrivato il momento di andare in vacanza. Vi ringraziamo per averci seguiti fin qui..e vi salutiamo con uno scritto dell'indimenticabile Marco Mascardi, che negli anni '90 pubblicò un interessante e simpatico articolo sulla nascita del cocktail " Martini".
Quando un ligure arrivò a New York...
(...Bere è sempre stato un bel passatempo. Ma già i primi dieci anni del Novecento sono contraddistinti da due fatti fondamentali. Il primo è la codificazione del Martini Cocktail. Attenti: solo la codificazione, non l'invenzione. A cavallo del secolo i superalcolici erano molto ruvidi; per renderli appena gradevoli, si aggiungevano agli whisky del tempo e al gindi fine ottocento, addirittura dolcificanti come la melassa. E' con l'arrivo dei primi vermut francesi e dei gin inglesi che le cose cambiano...Un lavoro più delicato riguarda il Martini Cocktail che, con questo nome non esisteva proprio. Si metteva qualcosa nel gin, perché se ne limitasse l'asprezza, ed era fatto. Ma nei grandi alberghi, come il Knickerbocker Hotel di New York, ad inizio secolo arrivano il Gin Gordon e il vermut Noilly Prat. Il barman si chiama Queirolo, è nato a Arma di Taggia, ha una ventina d'anni, è emigrato da poco. E fa così bene il barman che ha già una sua clientela affezionata. Fra i suoi clienti-amici c'è il Rockefeller più Rockefeller di tutti, quel John Davison senior (1839-1937), che sarebbe giunto ai suoi felicissimi 98 anni dopo aver tenuto a battesimo, all'età di71, questo cocktail codificato dal nostro Queirolo, il quale si limita a scoprire che mischiando due terzi di Gordon e un terzo di vermut dry Noilly Prat, e aggiungendo nel bicchiere gelato a diamante un'oliva, il risultato è splendido...Queirolo teme che lo chiamino indietro, a casa in Italia a fare il soldato... vuole soltanto starsene tranquillo qui a New York dove vive benissimo. E allora cambia nome, va all'immigrazione, assicura che forse c'è un errore, il suo cognome è Martini. Che risulta sul modulo d'arrivo: infatti è quello della madre...Al Knickerbocker Hotel, Rockefeller è entusiasta di questo nuovo cocktail. - Come si chiama? Non saprei signore; io l'ho messo insieme...Ma tu, tu come ti chiami? Martini signore. E' così che nasce il "gin cocktail alla Martini". Amato dalla New York più à al page, dilaga in città, nei salotti, negli altri bar, nel nome fino a restare Martini, e basta. E, grazie a Dio, fino ai nostri giorni. )
La nascita dell'International Bartenders Association e dei suoi ricettari!
Il Daiquiri non ha un'origine, bensì tre. Ma una cosa è certa: il premio Nobel per la Letteratura Ernest Hemingway non poteva farne a meno.
I mocktail sono miscelazioni originali e prive di alcol frutto dell'estro e della creatività del barman.