Il docu-film si intitola Looking for Negronie verràtrasmesso dalla Rai nei prossimi mesi. Prima, però, sarà proiettato al cinema in un tour che parte da Firenze mercoledì 23 giugno, in anteprima nazionale alle 21 al cinema La Compagnia e poi il 5 luglio alla Manifattura Tabacchi.Diretto da Federico Micali e prodotto da Art Film Kairos e Rai Cinema con il sostegno di Toscana Film Commission e di Campari, il documentario ripercorre la storia del drink, strettamente connessa a quella del suo inventore, com’è raccontata da Luca Picchi nel libro Negroni Cocktail. Una leggenda italiana (Giunti). Il Negroni nasce a Firenze al bar drogheria il Casoni in via de’ Tornabuoni tra il 1917 e il 1918. A inventarlo non fu un barman, ma un cliente. Un giorno non ben precisato il Conte Negroni, per aumentare la gradazione alcolica senza modificarne il colore e il gusto bitter, chiese al barista Fosco Scarselli di aggiungere una misura di gin al suo Americano preparato con bitter, vermouth rosso e soda.Una richiesta che non avrebbe mai fatto se non fosse stato influenzato dalle esperienze vissute in passato. Emigrato negli Stati Uniti dopo un litigio in famiglia, aveva fatto il mandriano al confine tra l’Alberta e il Montana per poi arrivare a New York dove visse alcuni anni prima di tornare a Firenze.Protagonista di Looking for Negroni è Claudio Bigagli (il tenente diMediterraneo di Salvatores). Con lui, Daniele Favilli, Francesco Ciampi e Silvano Panichi.Ad arricchire il documentario ci sono i contributi di importanti barman e storici della miscelazione.Oltre a Luca Picchi, si susseguono gli interventi mirati monografici di David Wondrich, William Arias Ortega (capo barman del Floridita), Leonardo Leuci (Jerry Thomas Roma), Alessandro Procoli (Jerry Thomas Roma), Leo Vadorini (al timone dell’Harry’s Bar Firenze dal 1956 al 2007), Andrea Balzani (delegato AIS della Versilia e Miglior Sommelier della Toscana 2004) e Fulvio Piccinino.Ma come si prepara il Negroni perfetto? Clicca QUI per scoprire la ricetta thk #vanityfair
La nascita dell'International Bartenders Association e dei suoi ricettari!
Il Daiquiri non ha un'origine, bensì tre. Ma una cosa è certa: il premio Nobel per la Letteratura Ernest Hemingway non poteva farne a meno.