Di cosa tratta: Partendo dalla lettura di testi alchemici e rinascimentali, approfondendo i manuali di noti liquoristi italiani e stranieri e studiando le pubblicazioni del secondo dopoguerra, Piccinino sottolinea nel suo libro l’incredibile evoluzione che Amari e Bitter hanno avuto nel tempo.
Come un viaggio nel vasto universo di questi due prodotti, l’autore analizza i cambiamenti della società e dei suoi stili di consumo attraverso una mappa fatta anche di immagini e cocktail, ingredienti e metodi produttivi.
L’opinione del bartender: Pochi sanno che cos’è un vero “amaro” e questo è incredibile visto che l’Italia ne è la patria indiscussa. Piccinino, considerato tra i massimi esperti della tradizione liquoristica italiana, ne chiarisce ogni aspetto nel suo Amari e Bitter. Da leggere assolutamente!
Se la scrittura dell’autore vi ha catturati cercate anche l’introvabile “Il Vermouth di Torino”. Per chi vuole conoscere le nuove normative sul vermouth e approfondire l’argomento su questo alcolico.
Di cosa tratta: Come una famula magica composta da whisky, angostura bitter, zucchero e ghiaccio, l’Old Fashioned ha lasciato e lascia con le sue dozzine di variazioni, un segno nella lunga storia della mixology.
Simonson, illustre penna del New York Times, soprannominato anche “Our Man in the Liquor-Soaked Trenches”, non ha dubbi: se realizzato correttamente secondo le sue specifiche originali, l’Old-Fashioned è un cocktail che non ha rivali.
Nella prima parte del libro troverete la sua storia e la sua evoluzione fino ad arrivare ai giorni nostri. Nella seconda, storie e citazioni tratte da tonnellate di fonti, tra cui alcune guide di bar ormai dimenticate o vecchi giornali di Brooklyn, Chicago, Wisconsin e Pennsylvania.
Di cosa tratta: Frutto di 20 anni di esperimenti tra cibo e sensi, il professore di psicologia sperimentale di Oxford, Charles Spence, ha pubblicato nel 2017 il suo Gastrophysics.
Secondo la nuova scienza cibo e bevande si gustano con tutti i cinque sensi che, se adeguatamente stimolati attraverso profumi, colori, musica, ambiente, reagiscono in modo positivo (o negativo) alla scelta e all’acquisto di determinati alimenti e bevande.
Di cosa si tratta: Partiamo dall’autore, Danny Meyer. Lui è il famoso ristoratore, diventato leader nel settore dell’ospitalità grazie a istituzioni gastronomiche come Shake Shack, The Modern, Gramercy Tavern e Union Square Café di New York. Da qui nasce il suo Setting the Table, un libro di economia che è diventato un must anche per chi non lavora in un’azienda di ristorazione.
Di cosa si tratta: Lontano dai tecnicismi e dai toni accademici Cocktail safari ripercorre la storia della mixology attraverso i drink che hanno conquistato un posto d’onore nei locali più famosi al mondo e uno spazio nella memoria dei cocktail lovers.
Di cosa si tratta: Tutti i passaggi dell’evoluzione tecnologica, sociale ed economica raccolti in poco più di 200 pagine. Viaggio di Spirito è un’opera storiografica composta di documenti storici che si intrecciano a leggende e racconti che partono dal primo distillato fino alla nascita dei cocktail.
Di cosa si tratta: The craft of the cocktail è un po’ datato (2002) ma ancora sa il fatto suo a livello di manualistica. Nel libro, oltre alle ricette, si approfondisce la storia del bartending attraverso anche numerosi aneddoti che mostrano come impostare e padroneggiare le tecniche importanti. Un’ampia sezione è dedicata alle basi per drink pensate da DeGroff grazie all’utilizzo di prodotti freschi.
Se andate per mercatini cercate anche lo storico The fine art of mixing drinks di David A. Embury, una perla uscita per la prima volta nel 1948: l’apprezzerete per la fine scrittura e la meticolosa drink list di classici.
Di cosa si tratta: Imbibe! è il libro che ha letteralmente influenzato il mondo del bere miscelato. Scritto da David Wondrich e dedicato alla figura di Jerry Thomas, autore del più importante ricettario di cocktail al mondo (The bar-tender’s guide del 1862), Imbibe! è diventato in breve tempo una sorta di bibbia dei grandi drink classici, uno dei motori mondiali della rinascita della cocktail culture.
La nascita dell'International Bartenders Association e dei suoi ricettari!
Il Daiquiri non ha un'origine, bensì tre. Ma una cosa è certa: il premio Nobel per la Letteratura Ernest Hemingway non poteva farne a meno.
I mocktail sono miscelazioni originali e prive di alcol frutto dell'estro e della creatività del barman.