A chi si debba questa curiosa invenzione non è dato saperlo, ma sembra che che il primo ad avere l’idea sia stato un barista milanese, negli anni Ottanta. Certo è che David Schomer è il barista di Seattle ricordato per aver servito ai suoi clienti il cappuccino con la decorazione a cuore, divenuta un elemento distintivo del suo locale, nel 1988. Nel 1994, fu la volta della foglia o rosetta. Da allora la Latte Art si è diffusa nei bar di tutto il mondo e si sono moltiplicate le decorazioni nate dall’incrocio delle due. Fino ad arrivare ai sorprendenti e complicati disegni di oggi. Esistono anche corsi e campionati e il web brulica di tutorial cui accedono baristi di ogni dove.
Come si realizza la Latte Art? Si comincia estraendo un buon espresso, dopo aver montato il latte in crema. Ma qui cominciano le regole. Il latte deve essere intero, fresco, e ben freddo per un risultato migliore, e deve riempire per metà una lattiera in acciaio. Si affonda poi la punta della lancia per un centimetro sotto il livello del liquido permettendo al vapore di defluire con forza, alzando la lattiera man mano che il livello della crema cresce. A montatura avvenuta, si scalda intorno ai 60 gradi e si fa compiere con decisione qualche movimento rotatorio alla lattiera in modo che eventuali bolle più grosse si dissolvano e la crema ed il latte si mixino perfettamente in una soluzione liscia, compatta e fluida.
L’Art Bar prevede l’iniziale realizzazione di un cappuccino completamente bianco, versando il latte molto vicino alla tazza. Le decorazioni vengono prodotte con pennelli e coloranti alimentari. L’Etching usa apposite pennine da “latte art” per movimentare artisticamente elementi decorativi come topping al cioccolato, al caramello o al cacao in polvere.
Il Pouring. Questa affascinante tecnica che prevede solo latte e caffè si esegue con il solo movimento di polso che gestisce la caduta della schiuma. La crema di latte viene versata tenendo presente che maggiore è l’altezza, più andrà a fondo. Per disegnare la foglia, ad esempio, dapprima si versa la crema dall’alto e poi, con movimenti lenti più vicino alla tazza, si disegnano le venature da un lato all’altro. Infine, si crea la riga centrale a distanza ravvicinata in modo che rimanga in superficie. Con questa tecnica e molta pratica si possono realizzare tutti i disegni dei bar alla moda
Va detto, tuttavia, che il successo del cappuccino non è da imputare alla minuziosità del disegno, bensì alla simpatia di una decorazione attenta che aiuta ad iniziare bene la giornata.
Ci vediamo nella nostra sede di Cagliari il prossimo 14 Gennaio per MASTER - LATTE ART AVANZATA, Clicca QUI per conoscere il programma e richiedere le informazioni.
Tequila bianca, avocado, lime e una tintura pepata!
Creato da una delle più famose Barlady di tutti i tempi: Ada Coley Coleman.